INDAGINI RESISTOGRAFICHE SUL LEGNO
L’indagine prende il nome dallo strumento utilizzato: il resistograph, il cui principio di funzionamento si basa sulla misura della resistenza alla penetrazione in un elemento ligneo di una punta sottile con circa 3,0 mm di diametro.
Grazie alla misura del consumo elettrico necessario all’avanzamento della punta, è possibile ricavare una correlazione tra l’energia spesa e la densità del legno.
Lo strumento registra nella propria memoria digitale la resistenza alla penetrazione al variare della profondità che è osservabile in tempo reale sul display dello strumento. Tali diagrammi prendono il nome di profili di penetrazione (o dendogrammi).
La variazione di densità in funzione della profondità di penetrazione permette di individuare la presenza di anomalie o discontinuità, quali marcescenze, attacchi biologici, fratture, cipollature, nodi, carie ecc) e determinare la posizione alla quale si trovano.
In generale, grazie al confronto di profili eseguiti su più punti di prova con profili di penetrazione di campioni della stessa specie legnosa in buono stato di conservazione è possibile valutare lo stato di salute del legno in termini qualitativi; infatti le porzioni di legno degradate risultano avere una densità minore.
Questo tipo di indagine è solitamente accompagnata da misure di umidità e ispezioni visive, al fine di raggiungere i requisiti di conoscenza necessari alla classificazione secondo la normativa UNI 1119:2004 “Beni culturali e UNI 11035-1-2010.
Obiettivo:
Gli scopi principali sono:
- Valutazione dello stato di conservazione del legno
- Individuare le anomalie o le discontinuità
Campi di applicazione:
- Diagnostica di strutture lignee
- Verifiche di vulnerabilità sismica di edifici esistenti
- Verifiche statiche di edifici esistenti
- Interventi di rinforzo di elementi lignei