PROVA CON MARTINETTO PIATTO SINGOLO
La prova con martinetto piatto singolo è regolata dalla ASTM C 1196-14°:2014 e dalla RILEM TC177 MDT.D.4. La strumentazione principale si compone di: martinetti piatti semicircolari, mototroncatrice a disco eccentrico, deformometro meccanico millesimale, dime, trasduttori di spostamento, trasduttori di pressione, pompa idraulica e centralina di acquisizione.
Le operazioni principali sono:
- Identificazione di un’area significativa ai fini della prova (un maschio murario, un pilastro).
- Demolizione accurata di 1x1m di intonaco a raso mattone o a raso sasso.
- Posizionamento delle dime ai vertici delle quattro basi di misura secondo la geometria prevista dalla normativa e misurazione della lunghezza delle basi.
- Esecuzione del taglio orizzontale con la rotototroncatrice (nel caso di muratura a ricorsi regolari viene eseguito lungo il giunto di malta).
- Inserimento del martinetto piatto nel taglio.
- Pompaggio dell’olio con step regolari (solitamente 1 bar) e misurazione per ciascuno step delle basi di misura. Si procede con l’operazione di pompaggio a step fino a riportare la muratura alla condizione di pre-taglio, ovvero quando la misura delle basi è uguale o superiore a quella precedente al taglio.
La pressione che si legge nella fase di ripristino della condizione iniziale delle basi di misura (pressione di ripristino) è pari alla tensione in situ (sm) a meno di due costanti e si ricava con la seguente formula: sm = ka*km*Pm
con:
ka =rapporto tra la superficie del martinetto e l’area di taglio
km = costante di taratura del martinetto
Pm = pressione di ripristino letta sul manometro
Obiettivo:
Lo scopo di questa prova è quello di valutare lo stato tensionale verticale presente in una certa sezione di muratura.
Campi di applicazione:
- Caratterizzazione meccanica della muratura
- Verifiche di vulnerabilità sismica di edifici esistenti in muratura
- Verifiche statiche di edifici esistenti in muratura